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Emanule M. Di Manno
Sono Psicologo-Psicoterapeuta con regolare iscrizione all’albo degli Psicologi del Lazio n. di riferimento 24373.
Ho completato i miei studi presso l’università degli studi di Roma “La Sapienza” conseguendo la Laurea Magistrale in Psicologia applicata ai contesti della Salute, del Lavoro e Giuridico-Forense. Ho proseguito i miei studi con la specializzazione quadriennale in Psicoterapia Umanistica presso l’Istituto Psicoumanitas ed il conseguimento di un Master universitario di II livello in “Management Sanitario”.
Da anni, mi occupo di minori, in particolare di adolescenza, presso i Centri Diurni Terapeutici Riabilitativi “Dire e Fare”, di cui sono Dirigente e Coordinatore, accreditati Regione Lazio, rispettivamente con la A.S.L. di Latina (LT) e la A.S.L. di Frosinone (FR).
In questi anni, ho avuto l’opportunità di confrontarmi con molti casi clinici, che mi hanno condotto successivamente a lavorare con pazienti ad ampio spettro fra coppie, famiglie, adolescenti ed adulti.
Per altro, lavoro nel campo della progettazione e la formazione professionale.
Cos'è lo Psicologo? E lo Psicoterapeuta?
La professione di psicologo è ordinata dalla Legge 18/02/1989, n. 56, ed è disciplinata dal Codice Deontologico degli Psicologi Italiani.
L’articolo 1, definisce gli ambiti e le modalità di intervento:
“La professione di psicologo comprende l'uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito”.
CNOP,2015
La diagnosi psicologica è l’atto tipico di indagine e valutazione, conoscitivo e comunicativo, in risposta ad una domanda, che si avvale di modelli teorici di riferimento dei processi mentali, del comportamento e della relazione. Al fine di poter definire un processo diagnostico, lo psicologo si avvale del colloquio psicologico e del proprio strumentario psicodiagnostico (test e altri strumenti standardizzati), d’uso esclusivo, per l’analisi del comportamento, dei processi cognitivi e intrapsichici, delle opinioni e degli atteggiamenti, dei bisogni e delle motivazioni, dell’interazione sociale, dell’idoneità psicologica a specifici compiti e condizioni.
Conseguenza dell’azione diagnostica, è la definizione del piano di trattamento, inteso come percorso di abilitazione e di riabilitazione, e che comprende tutte le attività volte a promuovere benessere, sviluppo e mantenimento della salute individuale, di coppia, di gruppo, e nelle istituzioni. Il benessere psicologico è inteso come uno stato di equilibrio fra la persona - con i suoi bisogni e le sue risorse - e le richieste dell’ambiente in cui vive.
Lo psicologo può altresì favorire un sostegno di natura supportiva, espressiva e di rinforzo. In questo senso, il sostegno psicologico può ad esempio seguire ad un intervento riabilitativo con il fine di rinforzare, solidificare, i risultati ottenuti; ed è opportuno in quelle condizioni irreversibili e/o croniche entro le quali svolge una importante funzione di contenimento e tutela (si pensi ad es. alle patologie degenerative), anche per coloro che le vivono indirettamente. Il sostegno psicologico è un intervento il cui obiettivo è il miglioramento della qualità di vita dell’individuo e degli equilibri adattivi in tutte le situazioni (di salute e di malattia), nelle quali ciò si rileva opportuno, sviluppando e potenziando i suoi punti di forza e le sue capacità di autodeterminazione, e che necessita della stesura del bilancio delle disabilità, delle risorse, dei bisogni e delle aspettative del soggetto, nonché delle richieste e delle risorse dell’ambiente.
In questa sede è opportuno specificare tuttavia, che un percorso di PSICOTERAPIA non può essere svolto dallo psicologo. Lo psicologo svolge un corso di studi quinquennale, con annesso tirocinio ed esame di stato conseguente. Ai fini di pratica della psicoterapia, lo psicologo dovrà ulteriormente continuare i suoi studi, con un percorso solitamente quadriennale o quinquennale a seconda degli indirizzi, per poter essere iscritto all’albo di riferimento come psicoterapeuta.
Di fatti, l’attività di psicoterapia è rivolta alla risoluzione dei sintomi, e delle loro cause, conseguenti a psicopatologia, disadattamenti e sofferenza.
L’attività di psicoterapia è esercitata dal medico o dallo psicologo che sono in possesso della idonea specializzazione, di durata almeno quadriennale come accennato (L. 56/89, art. 3): si tratta quindi di atto tipico ed esclusivo dello psicologo e del medico.